Avv. Antonio Tanza - Vicepresidente ADUSBEF


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Parmalat: 2° troncone Milano

Parmalat

FINALMENTE IL VERO PROCESSO: QUELLO CONTRO LE BANCHE!

TRIBUNALE PENALE DI MILANO: 2° TRONCONE!

Udienza 22 gennaio 2008. Prima udienza dibattimentale


Milano - Crack Parmalat: 40mila nuove richieste di danni
Quarantamila risparmiatori della vecchia Parmalat chiedono di costituirsi parte civile nel processo iniziato contro quattro banche estere, Citigroup, Ubs, Deutsche Bank e Morgan Stanley, e nove funzionari accusati di aggiotaggio. Gli istituti di credito rispondono per la cosiddetta responsabilità oggettiva. Oltre agli associati Adusbef, tra i risparmiatori che chiedono il risarcimento dei danni una si chiama Maria Tanzi e porta lo stesso cognome dell'ex patron di Collecchio, sotto processo a Milano in un altro troncone sempre per aggiotaggio e a Parma per la bancarotta.
A differenza dell'inizio del procedimento contro Tanzi questa volta in tribunale non ci sono risparmiatori con cartelli, striscioni, cortei e manifestazioni di protesta ma solo una sessantina di avvocati che rappresentano chi chiede il risarcimento.
L'udienza, che si tiene nell'aula della prima Corte d'Assise d'Appello, sarà interamente dedicata alla richiesta di costituzione di parte civile. Oltre alle banche, accusate in base alla legge 231 del 2001, che impone alle aziende modelli organizzativi per prevenire gli illeciti, sono imputati anche nove funzionari degli istituti stessi.
Il processo è stato aggiornato al 07 marzo 2008.



Udienza del 07 marzo 2008
MILANO (Reuters) - I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Milano hanno disposto questa mattina la riunificazione, in un unico processo, del procedimento a carico degli istituti di credito stranieri Ubs, Deutsche Bank, Morgan Stanley e Citigroup e di quello a carico di Bank of America in relazione al crack del colosso alimentare Parmalat.
Le banche sono accusate di aver violato la legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa delle aziende per i reati commessi da propri dipendenti, nove dei quali sono imputati per aggiotaggio.
Alle udienze del 18 marzo e 19 aprile p.v. si deciderà sulle richieste di costituzione di parte civile presentate a gennaio da 40.000 risparmiatori, Consob, Parmalat Spa, Adusbef e Camera di commercio di Milano.


Udienza 18 marzo 2008


Udienza 19 aprile 2008





Il1° MARZO 2006 è partito il processo contro le banche estere!


Confermato l'inizio del processo penale per il filone Parmalat contro le banche: l'udienza preliminare sarà tenuta dal Gip, Dott. Tacconi ( clicca qui per scaricare la richiesta di rinvio a giudizio).
Il 1° marzo 2006, ore 9, in Aula Magna si terrà la prima udienza e tutti i consumatori sono invitati a costituirsi PARTI CIVILI nel fondamentale processo, contro i veri responsabili del dissesto finanziario del gruppo PARMALAT.
Alla sbarra 13 dirigenti degli istituti di credito coinvolti.

La procedura, come sempre, è semplice ed anche particolarmente economica per gli associati.
Per partecipare alla iniziativa, portata avanti dall'Avv. Antonio TANZA, Vice Presidente di ADUSBEF, è sufficiente mettersi in contatto con la Vicepresidenza Adusbef collegandosi al sito , oppure scrivendo a adusbef@studiotanza.it, oppure telefonando al 0836.566094 o 0836.562035 o mandando un fax al 0836.631656.
Ci necessita acquisire:
1) fotocopia della Vs carta d’identità;
2) fotocopia del codice fiscale;
3) documenti comprovante l’acquisto di obbligazioni o di azioni;
4) procura alle liti (di cui forniremo modello affinché il Notaio sia facilitato nel suo compito).
5) Deve tenersi conto che ci si può costituire parte civile anche in seguito, cioè dopo l’udienza preliminare, precisamente nel processo vero e proprio che si terrà in seguito al rinvio a giudizio degli imputati, ma prima dell’apertura del dibattimento (pertanto non è il caso di farsi prendere dal panico ..., ma è saggio operare senza perdere tempo).
6) Quanto costa? I legali che collaborano con Adusbef sono professionisti che concordano con lo spirito dell’associazione, consci degli aspetti sociali della loro professione, e quindi si impegnano nel mantenere le proprie tariffe ai livelli piu’ bassi possibili, compatibilmente con i minimi tariffari imposti dalla legge. Il costo a persona dipenderà anche dal numero di adesioni. E’ nostra intenzione, comunque, fare in modo che il costo di questa operazione sia del tutto trascurabile e accessibile, quindi, anche a coloro che hanno investito cifre molto piccole.
Lei quanto ha investito? (Il dato serve anche per quantificare il contributo).
Per coloro che sono già costituiti con la Vicepresidenza ADUSBEF è sufficiente mettersi in contatto con lo studio: abbiamo già tutta la documentazione ed è necessaria solo l'integrazione del contributo.
Restando in attesa di riscontro, colgo l'occasione per salutarla (P.S. La documente va spedita a: Vicepresidenza Nazionale ADUSBEF, Corso Porta Luce n. 20, 73013 Galatina -Le- o utilizzando il fax al n. 0836631656).

Udienza del 1° marzo 2006
nel procedimento penale n 44206/03 R.G.N.R.
c.d. PARMALAT 2° Troncone (Banche)
Nell'Aula magna del Palazzo di Giustizia, è iniziata ieri mattina l'udienza preliminare sulle banche estere accusate dai magistrati milanesi di concorso in aggiotaggio e diffusione di notizie false al mercato nell'ambito del crac della Parmalat. Si tratta di Ubs, Deutsche Bank, Nextra, City Bank e Morgan Stanley. Davanti al gup Cesare Tacconi è iniziata la sfilata dei legali che rappresentano migliaia di persone che chiedono di costituirsi parte civile. ADUSBEF si è costituita parte civile con il suo presidente, Dott. Elio LANNUTTI, rappresentata dal Vicepresidente Avv. Antonio TANZA, nonchè lo stesso legale ha costituito parte civile tutti i consumatori ed associati ADUSBEF rivoltisi alla Vicepresidenza (www.studiotanza.it). Il processo Parmalat contro le banche estere in corso a Milano è stato rinviato al 24 marzo. Durante l' udienza preliminare sono state avanzate anche alcune eccezioni. Tra queste le banche Ubs, Deutsche bank e Morgan Stanley hanno chiesto la traduzione degli atti nella loro lingua poiché il loro rappresentante legale non comprende l'italiano. «Se le banche sapevano la situazione della Parmalat come mai il Tribunale di Milano ha accolto la costituzione di parte civile del San Paolo Imi, che ha inventato un escamotage giuridico, come quello di far finta di tutelare i suoi clienti dopo averli consapevolmente ingannati?». Se lo chiede in una nota il Presidente Adusbef Elio Lannuti in merito al processo Parmalat. «È singolare - si legge - la posizione assunta dal tribunale di Milano nelle precedenti udienze di accettare la costituzione di parte civile del comitato dei risparmiatori del San Paolo Imi, che conta oltre 32 mila associati, e di escludere le costituzioni di tutte le associazioni di consumatori che avevano presentato richiesta a nome di decine di migliaia di risparmiatori».«Adusbef resta sconcertata - continua la nota - rispetto alla decisione di accogliere i rappresentanti del San Paolo Imi, che ha scelto il doppio ruolo, imputato e parte civile allo stesso tempo, per intorbidire le acque ed attenuare responsabilità gravissime nella vendita di prodotti bidone alla propria clientela».«Migliaia di risparmiatori rappresentati dall'avvocato Antonio Tanza, Vice presidente Adusbef chiederanno la costituzione di parte civile contro Bank of America, Ubs, Morgan Stanley, Deutsche Bank, Citibank e Nextra, rinviate a giudizio dai Pm di Milano».

Udienza del 24 marzo 2006
Il processo Parmalat contro le banche estere in corso a Milano è stato rinviato al
31 maggio 2006. Il g.u.p. Cesare Tacconi ha deciso di accogliere la richiesta delle difese delle cinque istituzioni finanziarie (Ubs, CitiBank, Deutsche Bank, Morgan Stanley e Nextra) e tradurre in inglese alcuni atti processuali.
I
l GIP ha dichiarato non luogo a provvedere inordine alle eccezioni di incompatibilità sollevate dalle difese delle banche UBS DEUTSCHE BANK SPA, DEUSCHE BANC AG London, MORGAN STANLEY Bank Int. Limited Milano Branch, MORGAN STANLEY & Co. Int.Ltd, CAAM SRG SPA (già NEXTRA INV.MAN.- SGR SPA). Inoltre, ha dichiarato la nullità dell’avviso di fissazione dell’udienza preliminare nei confronti di DEUTSCHE BANK AG London, la nullità della richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di UBS Limited e MORGAN STANLEY & Co INTERNATIONAL LTD, e ha disposto la separazione dei procedimenti limitatamente alle posizioni di UBS e MORGAN STANLEY e la restituzione degli atti al PM disponendo che la notifica dell’avviso dell’udienza preliminare e della richiesta di rinvio a giudizio vengano tradotti in lingua inglese e così notificati al legale rappresentante Simon Dodds di DEUTSCHE BANK AG London, ritenuta la necessità ed opportunità della trattazione unitaria del procedimento nei confronti di DEUTSCHE BANK AG London dei restanti imputati.
Udienza del 31 maggio 2006

Rinviata alll'Udienza del 30 giugno 2006


Il calendario delle prossime udienze dinanzi al GUP TACCONI è il seguente:
06 ottobre 2006
11
13
20
27
08 novembre 2006
17
30
15 dicembre 2006
20


24 gennaio 2007
- MILANO, 24 GEN -
ADUSFEF, rappresenta e difesa dall'Avv. Antonio TANZA (Vicepresidente NAzionale) è stata l'unica associazione di consumatori ad essere stata ammessa parte civile. Per ora la nuova Parmalat non e' ammessa a costituirsi parte civile nel procedimento relativo all'aggiotaggio nel crac del gruppo. Il procedimento vedeva coinvolti in avvio alcune banche. Il Gup Tacconi evidenzia come, in seguito a elementi tecnici della recente finanziaria, sia stato possibile ammettere la costituzione di parte civile di Enrico Bondi a rappresentare la massa dei creditori, mentre solo in secondo momento la Parmalat potra' subentrare al commissario nel rappresentarli. ( clicca qui per scaricare la MITICA Ordinanza).

14 febbraio 2007;
19 febbraio 2007;
20 febbraio 2007;
21 febbraio 2007;
28 febbraio 2007;
7 marzo 2007;
25 maggio 2007;

13 giugno 2007: Rinvio a giudizio per quattro istituti di credito coinvolti, insieme ad alcuni loro funzionari, nella vicenda del crack Parmalat e accusate di presunto aggiotaggio. Le quattro banche, Citigroup, Ubs, Deutsche Bank e Morgan Stanley sono state rinviate a giudizio dal giudice per l'udienza preliminare di Milano, Cesare Tacconi. La prima udienza, si terrà il prossimo 22 gennaio davanti alla seconda sezione penale del tribunale di Milano. Il prossimo 18 giugno, invece, il gup milanese dovrebbe decidere sulla richiesta di patteggiamento di Nextra e dei suoi quattro funzionari, già avanzata nelle scorse settimane.

LA STAMPA.it Economia
MILANO 13 giugno 2007 ore 10,51
Per Ubs, Deutsche Bank, Citigroup e Morgan Stanley il processo inizierà il 22 giugno a Milano
Il Gup di Milano, Cesare Tacconi, ha rinviato a giudizio quattro banche estere alla fine dell’udienza preliminare per il crack Parmalat. Il 22 gennaio davanti ai giudici della II sezione del Tribunale di Milano saranno processate Ubs, Deutsche Bank, Citigroup e Morgan Stanley insieme a 13 dirigenti degli istituti di credito. Le banche rispondono di aggiotaggio in relazione alla violazione della legge 231 sulla cosiddetta responsabilità oggettiva per non aver predisposto il modello organizzativo adatto a prevenire la commissione di reati. Patteggia la fine Nextra, società di gestione risparmio di Banca Intesa. «Le banche estere non hanno sede in Italia ma evidentemente il gup non ne ha tenuto conto e ha ritenuto di applicare ugualmente la legge 231 sulla cosiddetta responsabilità oggettiva». È il commento di Giuseppe Bana legale di Ubs, una delle banche estere rinviate a giudizio dal gup di Milano con l’accusa di aggiotaggio. Bana lamenta inoltre il mancato trasferimento a Parma del fascicolo. «Purtroppo il giudice ha respinto l’eccezione di competenza territoriale perchè i due procedimenti a Milano e a Parma si trovano in fasi diverse» ha concluso il legale.

Parmalat: 4 banche estere rinviate a giudizio
Sono Citigroup, Ubs, Deutsche Bank e Morgan Stanley
Sono accusate di aggiotaggio. La prima udienza si terrà il prossimo 22 gennaio alla seconda sezione penale del tribunale di Milano
MILANO - Quattro banche estere sono state rinviate a giudizio dal giudice per l'udienza preliminare (gup) di Milano, Cesare Tacconi, per il crack Parmalat con l'accusa di aggiotaggio in relazione alla violazione della legge 231 sulla responsabilità oggettiva per non aver predisposto il modello organizzativo adatto a prevenire la commissione di reati. Si tratta di Citigroup, Ubs, Deutsche Bank e Morgan Stanley. Rinviati a giudizio anche tredici funzionari delle banche coinvolte. La prima udienza si terrà il 22 gennaio 2008 davanti alla seconda sezione penale del tribunale di Milano. Il prossimo 18 giugno, invece, il gup milanese dovrebbe decidere sulla richiesta di patteggiamento di Nextra (società di gestione risparmio di Banca Intesa) e di suoi quattro funzionari, già avanzata nelle scorse settimane.
ESTRANEITÀ - «Il processo consentirà di accertare la totale estraneità ai fatti contestati di Citigroup e del dirigente Paolo Botta». È questo il commento ufficiale di Citigroup sulla decisione del gup di Milano. Secondo Citigroup il processo «confermerà che la banca fu parte offesa della più grave bancarotta fraudolenta della storia italiana del dopoguerra».
OPINABILE - La Ubs solleva dubbi sulla scelta del gup. «Il giudice ha dato una sua interpretazione alla normativa ritenendo soggette anche le banche straniere che non hanno sede in Italia», ha detto il difensore dell'Ubs, avvocato Giuseppe Bana. «Si tratta di un'interpretazione opinabile che andrà riproposta in dibattimento perché ci sono argomenti di segno opposto».
13 giugno 2007

L’UNITA’ On line
Crack Parmalat, quattro banche indagate per aggiotaggio
Il gup, il giudice per l'udienza preliminare di Milano, Cesare Tacconi, ha rinviato a giudizio quattro banche estere, ovvero Morgan Stanley, Ubs, Deutsche bank e Citigroup, accusate di concorso in aggiotaggio in relazione al crac Parmalat. Le quattro banche estere sono state chiamate in giudizio insieme a insieme a 13 loro dirigenti per non aver adottao una organizzazione in grado di evitare il crack del colosso agroalimentare italiano, un crack da 14 miliardi di euro, uno dei fallimenti più imponenti della storia del Vecchio Continente. Il dibattimento comincerà il 22 gennaio davanti alla seconda sezione penale del tribunale di Milano. Le quattro banche sono chiamate in causa in nome della legge 231 sulla cosiddetta responsabilità oggettiva. Il prossimo 18 giugno, invece, il gup milanese dovrebbe decidere sulla richiesta di patteggiamento di Nextra e dei suoi quattro funzionari, già avanzata nelle scorse settimane. «Purtroppo il giudice ha respinto l'eccezione di competenza territoriale perché i due procedimenti a Milano e a Parma si trovano in fasi diverse» ha concluso Giuseppe Bana legale di Ubs, una delle banche estere rinviate a giudizio. «Il vaglio dibattimentale consentirà di accertare l'estraneità ai fatti contestati e confermerà che Citi fu parte offesa della più grave bancarotta fraudolenta della storia italiana del dopoguerra», si legge in una nota di Citigroup. Pubblicato il: 13.06.07

Parmalat, gup Milano:a giudizio 4 banche per aggiotaggio
mercoledì, 13 giugno 2007 11.52
MILANO, 13 giugno (Reuters) - Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Milano Cesare Tacconi ha rinviato a giudizio quattro banche e 13 persone fisiche coinvolte nella vicenda del crack del colosso alimentare Parmalat con l'accusa di aggiotaggio. Lo hanno riferito oggi fonti giudiziarie precisando che per le quattro banche, Citigroup , Ubs , Deutsche Bank e Morgan Stanley l'accusa di aggiotaggio è in relazione alla violazione della legge 231 per la responsabilità amministrativa delle aziende. Intanto alcuni degli istituti di credito rinviati a giudizio ribadiscono la loro estraneità ai fatti -- e quella dei loro dirigenti -- con comunicati diffusi oggi. "Citi(group) e il proprio dirigente, Paolo Botta, (...) sono certi che il vaglio dibattimentale consentirà di accertare la loro totale estraneità ai fatti contestati e confermerà che Citi fu parte offesa (...)", si legge in una nota diffusa da Citigroup oggi. Sulla stessa linea anche Morgan Stanley che dice di aver "condotto un riesame approfondito delle proprie operazioni con Parmalat -- incluso il private placement effettuato nel giugno 2003 -- e di ritenere che queste sue operazioni e la condotta della stessa banca e dei suoi dipendenti, siano state del tutto corrette". Nella nota, la società precisa anche che "ciascuna di queste transazioni sia stata avviata e portata a termine dopo un'appropriata due diligence e non essendo a conoscenza dell'insolvenza Parmalat", aggiungendo che contesterà vigorosamente il procedimento. La prima udienza è stata fissata per il prossimo 22 gennaio presso la seconda sezione penale del tribunale di Milano. Lo scorso maggio, Nextra, la società di gestione di risparmio di Banca Intesa, anch'essa imputata per aggiotaggio nel crack del gruppo di Collecchio, aveva chiesto il patteggiamento della pena.
PUNTO 2-Parmalat, gup Milano: a giudizio 4 banche per aggiotaggiomercoledì, 13 giugno 2007 1.42
MILANO, 13 giugno (Reuters) - Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Milano Cesare Tacconi ha rinviato a giudizio quattro banche e 13 persone coinvolte nella vicenda del crack del colosso alimentare Parmalat con l'accusa di aggiotaggio. Lo hanno riferito oggi fonti giudiziarie precisando che per le quattro banche, Citigroup Ubs, Deutsche Bank e Morgan Stanley l'accusa di aggiotaggio è in relazione alla violazione della legge 231 per la responsabilità amministrativa delle aziende. Intanto alcuni degli istituti di credito rinviati a giudizio ribadiscono la loro estraneità ai fatti -- e quella dei loro dirigenti -- in comunicati diffusi oggi. "Citi(group) e il proprio dirigente, Paolo Botta, (...) sono certi che il vaglio dibattimentale consentirà di accertare la loro totale estraneità ai fatti contestati e confermerà che Citi fu parte offesa (...)", si legge in una nota diffusa da Citigroup oggi. Sulla stessa linea anche Morgan Stanley che dice di aver "condotto un riesame approfondito delle proprie operazioni con Parmalat -- incluso il private placement effettuato nel giugno 2003 -- e di ritenere che queste sue operazioni e la condotta della stessa banca e dei suoi dipendenti, siano state del tutto corrette". Nella nota, la società precisa anche che "ciascuna di queste transazioni sia stata avviata e portata a termine dopo un'appropriata due diligence e non essendo a conoscenza dell'insolvenza Parmalat", aggiungendo che contesterà vigorosamente il procedimento. Ubs affida a un'ulteriore nota il suo commento dicendo di ritenere che "l'operazione nella quale è stata coinvolta sia valida e che non abbia implicato alcun comportamento da parte sua o da parte di suoi dipendenti che possa qualificarsi come concorso in un reato di aggiotaggio". Il pm di Milano Francesco Greco ha accolto positivamente la decisione del Gup Tacconi auspicando che i risparmiatori, a questo punto, possano essere risarciti in tempi brevi. "E' la prima volta che si farà un processo alle banche accusate di aver manipolato il mercato. Sarà un processo molto difficile (...). L'impegno e il lavoro costante non interrotto di questi anni è la migliore risposta a chi ha sostenuto un presunto disimpegno nel processo", ha commentato Greco, auspicando ora "che i risparmiatori possano ottenere i risarcimenti dei danni subiti anche in tempi stretti". Secondo Greco, la decisione del gup è positiva per i risparmiatori, anche se è auspicabile che tutti i soggetti "trovino una soluzione extra giudiziale". La prima udienza è stata fissata per il prossimo 22 gennaio presso la seconda sezione penale del tribunale di Milano. Lo scorso maggio, Nextra, la società di gestione di risparmio di Banca Intesa, anch'essa imputata per aggiotaggio nel crack del gruppo di Collecchio, aveva chiesto il patteggiamento della pena.


IL MESSAGGERO 13-06-2007 sezione: HOME_ECONOMIA
Crack Parmalat, speranze per i risparmiatori.
Quattro banche saranno processate a Milano
MILANO (13 giugno)
- Il gup di Milano, Cesare Tacconi, ha rinviato a giudizio quattro banche estere - Morgan Stanley, Ubs, Deutsche Bank e Citigroup - accusate di concorso in aggiotaggio nel crack della Parmalat.
Il pm milanese Francesco Greco: “La speranza è che i risparmiatori possano ottenere il risarcimento del danno subito”.
Il dibattimento comincerà il 22 gennaio prossimo davanti alla seconda sezione penale del Tribunale di Milano. Il dissesto del gruppo alimentare di Calisto Tanzi, inghiottioto da un buco di 14 miliardi di euro nel 2003, è stato uno dei crack più colossali di tutti i tempi. La Sec, l'autorità di controllo dei mercati statunitense, l'aveva definito la truffa "più sfacciata" della storia. La decisione del giudice per l'udienza preliminare di rinviare a giudizio quattro istituti di credito stranieri «è positiva per i risparmiatori», ha commentato il pubblico ministero Francesco Greco il quale, tuttavia, non si nasconde sul fatto che il procedimento relativo a queste banche «sarà molto difficile». «È la prima volta - ha osservato il magistrato - che si fa un processo alle banche accusate di avere manipolato il mercato, sarà un processo molto difficile». Greco ha poi sottolineato che «la speranza è che i risparmiatori possano ottenere il risarcimento del danno subito anche se i tempi sono stretti e incombe la prescrizione. La decisione del gup - ha concluso - è positiva per i risparmiatori anche se sarebbe auspicabile che tutti i soggetti coinvolti trovassero una soluzione extragiudiziale». Secondo il magistrato, oltre che positiva per i piccoli investitori, la decisione del gup di Milano mostra anche la tenacia mostrata nel corso degli anni dalla procura meneghina di fronte alle vicende finanziarie emerse negli ultimi tempi. «La procura di Milano - ha proseguito Greco - ha dimostrato di voler continuare ad accertare tutte le responsabilità emerse nel crack della Parmalat e di continuare ancora ad indagare su altre operazioni che presto saranno definite. L'impegno e il lavoro continuo, non interrotto in questi anni, è la migliore risposta a coloro che hanno sostenuto un presunto disimpegno dal processo». Le banche accusate hanno subito respinto ogni addebito. Citigroup si dice convinta che «il vaglio dibattimentale consentirà di accertare l'estraneità ai fatti contestati». La decisione del gup di Milano solleva dubbi anche nella difesa di Ubs che definisce «opinabile» la scelta del giudice per quanto riguarda profili di giurisdizione. Morgan Stanley ha affermato in una nota che «contesterà vigorosamente questo procedimento». Morgan Stanley, si legge, «ha condotto un riesame approfondito delle proprie operazioni con Parmalat, incluso il private placement effettuato nel giugno 2003» e ritiene che queste operazioni, e la sua condotta e dei suoi dipendenti, siano state del tutto corrette e che ciascuna di queste transazioni sia stataavviata e portata a termine dopo un'appropriata duediligence e non essendo a conoscenza dell'insolvenza di Parmalat.

18 giugno 2007: patteggiamento per Nextra.





AGGIORNAMENTI

MILANO, 31 MAG - Tre delle cinque banche coinvolte nel processo Parmalat sul presunto aggiotaggio (Ubs, Nextra, Deutsche Bank, Morgan Stanley e Citigroup) hanno depositato oggi in tribunale la richiesta di ricusazione del giudice per l'udienza preliminare Cesare Tacconi. Secondo gli istituti di credito il magistrato sarebbe incompatibile con il ruolo di gup nel secondo troncone Parmalat poiché ha già valutato, in occasione dell' udienza preliminare a carico dell'ex patron Calisto Tanzi e degli ex amministratori della Parmalat, i fatti di aggiotaggio imputati ora alle banche. Gli istituti di credito avevano già presentato prima della richiesta di ricusazione un'istanza di astensione dal giudizio allo stesso Tacconi. La richiesta è stata però ritenuta "irrituale" e dunque i legali delle banche hanno fatto ricorso all'istanza di ricusazione sulla quale spetta alla Corte di appello pronunciarsi L'istanza depositata oggi tuttavia non blocca il processo, ma, qualora la Corte non si fosse pronunciata prima, Tacconi dovrà attendere la decisione del giudice di secondo grado prima di emettere la sua decisione. Una richiesta di ricusazione era già stata presentata da Bank of America, altro istituto coinvolto nel processo Parmalat contro le banche ed è stata ritenuta inammissibile dal giudice di secondo grado. (ANSA).


Parmalat, respinta istanza banche per ricusazione gup Milano

MILANO (Reuters) - I giudici della quinta corte d'appello di Milano hanno dichiarato inammissibile l'istanza di ricusazione presentata da tre banche nei confronti del giudice Cesare Tacconi nel procedimento che vede imputati quattro istituti di credito, insieme a una società italiana e a 13 dirigenti, per concorso in aggiotaggio nell'ambito del crack Parmalat (Milano: PLT.MI - notizie).
Lo riferiscono fonti giudiziarie.

Gli istituti di credito sostenevano nella loro istanza che, dopo avere esercitato le funzioni di giudice delle udienze preliminari nei confronti delle persone fisiche coinvolte nell'inchiesta milanese sulla Parmalat, Tacconi non avrebbe potuto farlo anche per le società indagate nella stessa vicenda.

I giudici di corte d'appello presieduti da Giorgio Riccardi hanno ritenuto tardiva l'istanza presentata da tre delle banche coinvolte nell'udienza e l'hanno dichiarata inammissibile.

A questo punto l'udienza preliminare riprenderà, come previsto, il 30 giugno prossimo.
Al centro di questa udienza preliminare ci sono Deutsche Bank (Xetra: 514000 - notizie) e Morgan Stanley (NYSE: MS - notizie), sia per le sedi di Milano che per quelle londinesi, Citigroup (NYSE: C - notizie) (sede Citibank Milano), Ubs (sede Londra) e l'italiana Nextra, società di gestione del gruppo Banca Intesa (Milano: BIN.MI - notizie)
.

Le 13 persone fisiche imputate sono -- tutte tranne un funzionario di CSFB -- dipendenti delle banche imputate, fra cui dirigenti di alto livello sia italiani che britannici con incarichi nel settore del capital market.

A parte, per ora, resta la posizione di Bank of America (NYSE: IKJ - notizie) , anch'essa imputata di concorso in aggiotaggio per responsabilità amministrativa ma in un procedimento separato, sempre davanti al gup Tacconi, dopo che la procura aveva dovuto rifare la richiesta di rinvio a giudizio per un difetto di notifica.

30 giugno 2006

Il calendario delle prossime udienze dinanzi al GUP TACCONI è il seguente:
06 ottobre 2006
11
13
20
27
08 novembre 2006
17
30
15 dicembre 2006
20
Certamente encomiabile la correttezza e celerità del GUP dott. Tacconi, se tutti fossero così, i Consumatori sarebbero più fiduciosi della Magistratura....

04 Mag 2007, il Gup di Milano, Dott. Cesare Tacconi, deciderà il 25 maggio 2007 sul rinvio a giudizio per aggiotaggio. Si terra', infatti, il 25 maggio la Camera di consiglio in cui il Gup di Milano Cesare Tacconi decidera' sull'eventualita' di rinvio a giudizio per Citigroup, Morgan Stanley, Ubs e Deutsche Bank e sull'ammissibilita' dei patteggiamenti richiesti da Nextra nella vicenda Parmalat. Per tutte le banche coinvolte il capo di imputazione e' aggiotaggio informativo nell'ambito del crack del gruppo. Nell'udienza di stamattina hanno terminato le repliche i pm Carlo Necerino ed Eugenio Fusco, mentre sono previste per lunedi' le repliche delle difese.
MILANO (Reuters) - Nextra, società di gestione risparmio di Banca Intesa, imputata per aggiotaggio insieme ad altre quattro banche e 13 persone persone fisiche nell'inchiesta sul crack Parmalat, ha chiesto oggi il patteggiamento della pena. Lo riferiscono fonti legali, aggiungendo che la difesa ha proposto il pagamento di una sanzione pecuniaria di 500mila euro e la confisca di un milione di euro, che secondo le stime corrisponderebbe al profitto del reato . Si propone inoltre un'offerta di risarcimento dei bond holder che si sono costituiti parte civile pari all'1% del valore nominale di un bond emesso poco prima del fallimento dell'azienda. La decisione sarà presa dal gup Cesare Tacconi il prossimo 25 maggio. Lo scorso 26 marzo, quattro funzionari di Nextra hanno raggiunto con la Procura di Milano l'accordo per patteggiare una pena di sei mesi per il reato di aggiotaggio, che il gup deve ratificare. ADUSBEF reputa vile e provocatoria l'offerta dell'1%! Seguiranno cause civili che assicureranno, grazie all'istruzione probatoria penale ed all'evidente colpevolezza delle banche e gruppi finaniari, il recupero dell'intera perdita. Unica delusione dell'utente bancario è di avere a che fare con il "sistema giudiziario italiano" che, pur essendo uno dei più antichi del mondo, attualmente ha dimostrato di non tutelare i propri cittadini condannati (... loro si ...) a passare molti anni della loro vita da Tribunale in Tribunale nella speranza di recuperare ciò che gli è stato tolto da enti che continuano a macinare ed accumulare miliardi....














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